OM caro Egildo, caro prof, caro collega
Ci hai sempre sorpresi con innovazioni in ogni ambito artistico, oggi siamo tutti disorientati: hai scelto di andartene in fretta verso quella dimensione spirituale che hai ricercato per tutta la vita proprio nel giorno di festa di uno dei tuoi più amati maestri ispiratori, il Santo Curato d’Ars.
Anche se siamo tutti convinti che tu ora spazi beato nell’Armonia Pura che ricercavi e ci regalavi nella tua arte, nei rapporti umani, a noi rimane il vuoto che lascia un sincero caro amico.
Se dovessi definirti con una parola sarebbe appunto “Amico” nel senso più ampio e nobile del termine.
L’amico è colui che ama e sa farsi amare. Tu sei sempre stato questo, ogni persona era per te considerata preziosa come un tassello dell’immensa bellezza che ci ha regalato il Creatore e per questo ti abbiamo amato e rimarrai parte importante nelle nostre esistenze. Hai amato la tua famiglia, i tuoi allievi, i tuoi colleghi e i tuoi maestri e tutti hanno ricambiato con naturalezza. La tua presenza discreta ha sempre portato serenità, bellezza e nobili sentimenti e questo è il dono che lasci a tutti noi.
Ti ricordiamo come l’artista che completava e arricchiva i nostri incontri e congressi.
Certo ci mancherai molto, ma mi pare di vedere il tuo sorriso gentile e ironico che ci dice:
“Tranquilli, io ci sono con voi, sono solo più luminoso e leggero nella luce dell’Infinito, per questo non potete vedermi. Continuerò a cantare e dipingere per voi una nuova eterna bellezza….”
Antonia… (come mi chiamavi tu)
Vezzano, 4 Agosto 2024